Oggi diamo la parola a Cristina, una ragazza del gruppo delle Bikers Zena Girls.
Il suo racconto è diverso dagli altri.
Non si sofferma molto sul paesaggio, sui luoghi o sulla strada che ha percorso.
Si sofferma, piuttosto, sulle emozioni, su cosa l’ha spinta a fare questo viaggio e cosa le ha insegnato.
Non perdiamo altro tempo, vi lasciamo a questa lettura e al suo messaggio intrinseco. Fateci sapere cosa ne pensate e se avete vissuto un’esperienza simile o per certi aspetti vi rispecchiate in Cristina.
Cristina e la sua passione per le moto
Mi chiamo Cristina sono di Genova ho 36 anni e da quando avevo 14 anni ho la passione per le due ruote.
Per vari imprevisti ho preso tardi la patente, circa 3 anni e mezzo fa.
La mia prima moto fu una Suzuki Inazuma 250 e dopo un annetto decisi di prendere la Monster 797.
Da quel momento iniziò la voglia di esplorare il mondo con le due ruote.
All’inizio giravo con il mio ex ragazzo e facevamo la stessa strada ad ogni uscita.
Io, invece, volevo spingermi sempre un pò più in là…
Successivamente, iniziai a fare gite in giornata da 300-400 km fino a che, lo scorso anno, arrivarono i primi viaggi con itinerari da più giornate.
L’Irlanda è sempre stata un sogno nel cassetto, così decisi di unire la passione delle moto a quelle dei viaggi e lo scorso anno, a metà luglio, ho montato delle borse sulla moto e sono partita!
Il sogno realizzato
Non ho pianificato il viaggio nei minimi dettagli…a parte il traghetto, direi che mi sono organizzata solamente una sorta di itinerario da seguire per non perdermi, le cose che volevo vedere e il giro che, di conseguenza, avevo in mente di fare.
Per quanto riguarda i pernottamenti, invece, li cercavo sul momento giorno per giorno.
Gli imprevisti durante il viaggio non sono mancati.
Sono rimasta senza internet per quasi due giorni e per dormire ho dovuto fare alla vecchia maniera, ho preso quasi tre giorni ininterrotti di pioggia e la moto ha avuto qualche problema…ma alla fine tutto è andato per il meglio!
Ho visto posti meravigliosi, e per la prima volta ho ammirato l’oceano.
E’ stato magico poterlo osservare in tutta la sua grandezza dalle Cliff of Moher e dalle altissime Sliabh Liag.
Ho percorso la Wild Atlantic way fino ad arrivare al punto più a nord di tutta l’Isola Malin Head.
Porterò dentro di me tutti i posti che ho visto e le persone che ho conosciuto e che mi hanno aiutata quando ne ho avuto bisogno…
E’ un esperienza che rifarei senza pensarci due volte!
L’insegnamento e il consiglio per tutti voi
Con questo viaggio, ho alzato l’asticella personale spingendo un pò più in là i miei limiti.
Superarli mi ha dato una grande energia per continuare a fare quello che amo più di tutto.
Viaggiare in solitaria, inoltre, mi ha dato la possibilità di sentire la vera libertà scorrere nelle vene entrando in simbiosi con la mia Monster, diventando una cosa sola…
Se dovessi dare consigli a chi volesse intraprendere un viaggio in solitaria, direi senza dubbio una buona tuta antipioggia, l’attrezzatura giusta per la moto, pochi vestiti e tanto spirito di adattamento.
Oltre a questo, però, consiglio di non aspettare troppo tempo a farlo…io mi pento solo di non aver incominciato prima.
Per voi, invece, qual’è stata l’esperienza più significativa vissuta con la vostra moto?
Se avete un’esperienza da raccontare, scriveteci a redazione@assettomoto.it, il prossimo racconto pubblicato potrebbe essere il tuo!
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