Marzo, il freddo non accenna ad andarsene.
Nessun problema, abbiamo trovato la soluzione ideale per tutti voi!
Stiamo parlando del Gilet riscaldato Capit! Un accessorio che potete usare non solo in moto, ma anche nella vita quotidiana e durante qualsiasi attività outdoor.
Vediamo ora nel dettaglio com’è fatto e in che modo potete sfruttare al meglio le sue caratteristiche.
A fine articolo troverete anche un importante aggiornamento sulla nostra prova!
- Unboxing e prime impressioni
- Aspetto e materiali
- Dettagli e caratteristiche
- La nostra prova
- Aggiornamento importante
- Conclusioni
Unboxing e prime impressioni
Partiamo dal contenuto della confezione.
All’interno della pratica busta trasparente, oltre al gilet, troviamo la batteria Li-ion da 3000mAh, il caricabatterie ed un cavo di ricambio per collegare la batteria al gilet.
Estraendo il prodotto si percepisce subito la qualità dei materiali usati.
Al tatto risulta morbido e allo stesso tempo resistente, caratteristiche scelte appositamente in base allo scopo per la quale è stato sviluppato. Il gilet riscaldato WARMME by Capit, infatti, non è pensato solamente per i giri in moto o scooter, bensì anche per un utilizzo quotidiano in qualsiasi attività outdoor con basse temperature. Da chi lavora all’esterno anche durante i climi freddi, a chi usa la moto o lo scooter per il tragitto casa-lavoro, fino alle gite in montagna.
Aspetto e materiali
Il materiale scelto da Capit per il gilet riscaldato è il comodo e conosciuto tessuto laminare SoftShell che abbiamo visto anche nell’articolo riguardante la giacca da moto (che trovate cliccando qui).
L’esterno è caratterizzato da un doppio strato che lo rende idrorepellente ( non impermeabile) ed anti-vento; in questo modo, il gilet riesce a trattenere il calore pur offrendo un’ottima traspirabilità.
Se siete indecisi sulla taglia, inoltre, non solo potete consultare la tabella presente nel sito Capit (La trovate a questo link), sappiate che ai lati sono presenti due zip che permettono di avere due taglie nello stesso gilet, comodissime per adattarlo al vostro corpo!
Proseguendo, nella parte frontale troviamo due comode tasche con chiusura a zip, mentre all’interno, una terza tasca ha la chiusura a velcro. È presente anche una quarta tasca, ma questo è l’alloggiamento della batteria.
Dettagli e caratteristiche
Arriviamo al punto forte, ovvero la caratteristica principale di questo gilet riscaldato.
Stiamo parlando di una serpentina riscaldabile, studiata e posizionata ad hoc in punti strategici per offrirvi una miglior sensazione di calore; alimentata dalla batteria già inclusa nella confezione, permette di riscaldare il gilet da 3 a 7 ore in base al temperatura scelta fra i tre livelli disponibili con 40, 45 o 50 gradi.
Grazie a questa elevata autonomia, inoltre, è il gilet riscaldato con maggior durata attualmente in commercio.
La nostra prova
E’ comodo? Meglio metterlo sopra o sotto il paraschiena? Come è meglio usarlo per trarne più beneficio?
Vediamolo insieme.
Per accenderlo (e spegnerlo) basta tenere premuto il pulsante sul petto per un paio di secondi fino a che non si accende il led. Le dimensioni del pulsante sono sufficienti per azionarlo facilmente anche con i guanti. Premendo il pulsante per un secondo si può cambiare la temperatura; ad ogni cambio di temperatura cambierà anche il colore del led:
- Led Verde: 40 gradi, durata 7 ore
- Led Giallo: 45 gradi, durata 5 ore
- Led Rosso: 50 gradi, durata 3 ore
In questo giorni il gilet riscaldato Capit ci ha accompagnato in più occasioni, dal tragitto casa-lavoro in moto, ai lavori di manutenzione nel garage seminterrato e sempre con temperature di poco sopra lo zero.
Durante i lavori in garage, il livello intermedio ci ha riscaldato per tutto il tempo e la comodità del gilet non ha impedito in nessun modo i movimenti.
In moto, invece, abbiamo provato il gilet in diverse situazioni perchè eravamo curiosi di capire quale fosse il miglior modo per sfruttare le sue caratteristiche.
Dopo qualche prova e svariati km percorsi al caldo, possiamo trarre le conclusioni.
Secondo noi, il risultato migliore si ottiene indossando il gilet riscaldato tra la maglia ed il paraschiena (quindi con quest’ultimo sopra il gilet). In questo modo il rivestimento interno va a contatto con la nostra maglia e non con le placche ( o altri materiali ) del paraschiena, che rischierebbero di danneggiare la fodera interna.
Avendo il gilet direttamente a contatto con la nostra maglia, inoltre, viene trasmesso meglio il calore che altrimenti verrebbe fermato nella parte posteriore proprio dal paraschiena.
Aggiornamento importante
Dopo la segnalazione di un follower, abbiamo effettuato un test importante.
Ci ha segnalato che il gilet riscaldato di un altro marchio creava problemi nella comunicazione fra moto e chiavi keyless. Più precisamente, impostando i livelli medio-bassi del gilet, compariva sulla strumentazione un avviso che indicava l’assenza della chiave nelle vicinanze della moto, a volte senza riuscire nemmeno ad accenderla.
Detto fatto!
Senza perdere tempo abbiamo fatto questo test usando il gilet riscaldato Capit con un BMW R 1250 GS del 2019.
Dopo aver impostato sia il livello intermedio che quello più basso, non ci son stati problemi di comunicazione e non è comparso nessun avviso nella strumentazione. (potete vedere il video nelle storie in evidenza del nostro profilo instagram)
Prova superata! Complimenti a Capit!
Conclusioni
Arriviamo alle conclusioni.
Usate la moto per qualche giro anche d’inverno? Andate a lavoro in moto o scooter?
Oppure durante qualche attività, per resistere al freddo, odiate vestirvi con mille strati che vi fanno sembrare un palombaro e vi limitano nei movimenti?
Senza dubbio vi consigliamo questo gilet riscaldato!
Se volete utilizzarlo per diverse ore, potete portare con voi una batteria aggiuntiva oppure, meglio ancora, l’apposito powerbank che trovate sempre sul sito www.capitshop.com.
Per qualsiasi altra info, vi consigliamo di contattare direttamente Capit tramite l’apposito form sul loro sito, oppure in direct al profilo instagram Capit_performance.
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