Fra gli interventi di manutenzione che un motociclista affronta, troviamo la sostituzione delle pastiglie freno alla moto. Quando arriva questo momento, nasce un dubbio “amletico”.
È meglio montare delle pastiglie freni organiche o sinterizzate sulla propria moto?
Vediamo insieme le caratteristiche di questi due tipi di pastiglie freno da moto e quali sono i pro e contro di entrambe.
Prima di cominciare, però vi chiediamo di iscrivervi al nostro canale Telegram per rimanere sempre aggiornati e seguirci su Instagram @assettomoto.it. Trovate tutti gli altri social qui sotto e a fine articolo.
- Materiale pastiglie freni moto
- Pastiglie freno organiche
- Pastiglie freno sinterizzate
- Meglio organiche o sinterizzate?
Materiale pastiglie freno moto
Prima di vedere nel dettaglio la differenza fra le pastiglie freni organiche e sinterizzate, cerchiamo di capire brevemente da cosa sono fatte. Cercheremo di spiegarlo usando termini semplici e chiari.
Come potete vedere nelle immagine qui sotto, le pastiglie freno sono formate principalmente da una piastrina metallica e da una parte di materiale ruvido che spesso presenta degli intagli.
La piastrina metallica è la parte che va a contatto con i pistoncini della pinza e con la pinza stessa, mantenendo in sede la pastiglia stessa.
La parte ruvida invece, è la parte che andrà a contatto con il disco, ovvero la parte “abrasiva” che si consumerà con le frenate e che ha il compito di “mordere” il disco per frenare.
Quest’ultima parte è un composto, più materiali uniti per conferire diverse caratteristiche in base alla loro percentuale.
Sia nel caso delle pastiglie freno organiche, sia in quelle sinterizzate, la parte “abrasiva” è formata da materiali abrasivi, lubrificanti, e metalli.
I metalli presenti determinano il coefficiente di attrito che avrà la pastiglia, i lubrificanti regolano la modularità e la linearità della frenata, ed infine i materiali abrasivi tengono pulito il disco.
Come accennato poco fa, a seconda della percentuale di ciascuno di questi componenti varierà la mescola e di conseguenza la performance delle pastiglie freno.
Gli intagli non sono sempre presenti, comunque sia, nel caso siano presenti servono come indicatore del consumo della pastiglia. Una volta raggiunta la fine dell’intaglio, le pastiglie freno saranno da sostituire.
Vediamo ora le differenze fra i due tipi principali per capire finalmente se per la vostra moto e per la vostra guida, sono meglio le pastiglie freno organiche o sinterizzate.
Pastiglie freno moto organiche
Partiamo delle pastiglie freno organiche.
Il materiale di attrito in questo caso è formato da un composto organico. Possiamo trovare ad esempio della gomma naturale, del kevlar e del carbonio ( Questi ultimi elementi vengono usati nelle pastiglie di ultima generazione per aumentarne la durata e le prestazioni anche in caso di bagnato )
L’insieme di materiali presenti, ( metalli, lubrificanti e abrasivi ) sono tenuti uniti e compatti da resine che fungono da collante sia per i materiali stessi, sia per mantenere questi ultimi ancorati alla piastrina metallica.
La caratteristica principale delle pastiglie freno organiche è quella di offrire un’ottima frenata a freddo, ovvero fin dalle prime frenate. Non necessitano, di essere portate a temperatura per offrire le massime prestazioni.
Anzi, se sollecitate troppo, e portate ad alte temperature, riducono notevolmente la forza frenante, aumentando lo spazio d’arresto.
La composizione morbida delle pastiglie organiche è studiata anche per limitare l’usura dei dischi e ciò si traduce in una maggior usura delle pastiglie.
Pro | Contro |
---|---|
Frenata pronta fin da subito | Minor coefficiente di attrito |
Minor usura del disco | Soffrono le alte temperature di esercizio |
Modularità |
Pastiglie freni moto sinterizzate
La differenza principale fra le pastiglie freni organiche e sinterizzate sta nel materiale che le compongono e da come questo viene unito.
Il materiale di attrito di cui sono formate le pastiglie sinterizzate, è composto da una quantità maggiore di metalli e solo in minima parte da materiali organici. Inoltre, non vengono utilizzate resine per compattare tutti i materiali, bensì viene usata la tecnica della sinterizzazione.
Durante questo processo, i materiali vengono esposti ad elevatissime temperature (più basse di quelle di fusione dei materiali stessi) in modo da saldarli e compattarli fra loro, unendo un unico blocco.
Offrono le massime prestazioni a temperature più alte rispetto alle organiche, di conseguenza necessitano di essere scaldate un po per essere portate a temperatura.
Infine, la composizione metallica di queste pastiglie genera un maggior attrito con i dischi. Ciò si traduce in una maggior forza frenante ma anche in una usura più rapida dei dischi se sollecitati troppo a freddo.
Pro | Contro |
---|---|
Maggior coefficiente di attrito | Maggior usura dei dischi |
Prestazioni costanti alle alte temperature | Necessitano di essere portate a temperatura |
Meglio pastiglie freni moto organiche o sinterizzate?
Avete presente la scelta delle gomme? (trovate l’articolo su come scegliere la mescola delle gomme cliccando qui) Ecco, anche nel caso delle pastiglie non c’è una scelta valida per tutti, ma quella valida in base al vostro utilizzo. Vediamo insieme il motivo, e quale fa al caso vostro fra le pastiglie freni moto organiche o sinterizzate.
Le pastiglie freno organiche sono indicate ad esempio per moto di piccola cilindrata, che quindi non sollecitano eccessivamente l’impianto frenante, oppure per coloro che cercano una buona modularità ed una frenata pronta fin da subito.
Nel caso ad esempio di una moto touring, che percorre lunghi tratti di strada dritta, avrà bisogno di una frenata pronta e decisa senza dover prima portare a temperatura le pastiglie.
Questo però non riguarda solamente una moto touring, ma varia anche in base al vostro stile di guida.
Se ad esempio avete una naked, ma la vostra andatura è tranquilla e “turistica” queste pastiglie possono fare al caso vostro.
Le pastiglie freno sinterizzate, invece, sono più indicate per una guida più sportiva, dove l’impianto frenante viene sollecitato maggiormente e, una volta portate a temperatura, offrono prestazioni maggiori rispetto a quelle organiche.
Ad esempio una naked o una supersportiva, guidate maggiormente su strade tortuose, riusciranno a mantenere meglio le pastiglie alla corretta temperatura di esercizio.
Quali pastiglie montate attualmente sulla vostra moto? avete delle pastiglie freno organiche o sinterizzate? Come vi trovate? Fatecelo sapere commentando qui sotto o sotto ai nostri post su Instagram @assettomoto.it e facebook.
Trovate tutti i nostri social qui sotto:
I nostri social:
Non perdere la nostra nuova rubrica “strade da moto” che trovi cliccando qui, così come le nostre guide ed i nostri consigli. Usa la mappa interattiva per conoscere le attività in moto presenti nella tua zona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA